Le storie illustrate di Jimmy Liao si svolgono limpide, il loro incedere è meditativo (si dice?) nonostante siano attraversate da sentimenti intensi e impetuosi. Il successo di questo autore nato a Taipei nel 1958 è inarrestabile – ha pubblicato oltre cinquanta albi illustrati; a Taiwan gli sono stati dedicati parchi a tema e hotel, ha personalizzato una fermata centrale della metropolitana della sua città natale; dalle sue opere sono stati tratti film e opere teatrali – e la sua poetica ha affascinato e raggiunto i lettori del mondo.
Il mio primo incontro con il suo lavoro è avvenuto nel 2017 con Incontri e disincontri pubblicato da Terre di Mezzo nella traduzione di Silvia Torchio. Qui i protagonisti vivono immersi nelle rispettive passioni, vivono immersi nella solitudine. Lui suona il violino, lei traduce libri. Sono vicini di casa eppure non si sono mai incontrati perché quando lasciano il proprio appartamento – indipendentemente da quale sia la destinazione – lui svolta sempre a destra e lei svolta sempre a sinistra. Le loro esistenze così prossime e così distanti procedono separate dalla rilegatura del libro. Come in un diario, i fogli riportano la data e il tempo atmosferico; in momenti differenti della giornata Lui e Lei guardano lo stesso cielo, notano gli stessi alberi ma è solo la carta, la pagina doppia – la stessa che li distanzia – a mostrarceli insieme.
Durante la lettura l’apprensione cresce finché non ci si affida al destino, all’intreccio sapiente delle coincidenze. Attimo dopo attimo si raccolgono i simboli che Jimmy Liao dissemina nella storia, nei dialoghi essenziali, nei dettagli. E così grazie al tempo, alla tenacia e all’amore vitale la formula di Lui e Lei cambia: 1 + 1 non fa più 0, ma 2.
In Gatti come noi (Mi manchi, dove sei?) da poco uscito per Terre di Mezzo sempre tradotto da Silvia Torchio, Liao racconta nuovamente una distanza (da qualcuno, da un sentimento e forse anche da se stessi) e il tentativo di accorciarla, di ravvicinare i margini della ferita.
Il libro nasce, come l’autore stesso racconta in un’intervista pubblicata sul sito di Terre di Mezzo, dopo aver curato una rubrica su Elle, nella quale ha voluto descrivere lo stile di vita delle lettrici: “la malinconia, le frenesia e le paure, le rose appassite, i sospiri al suono della sveglia, i tubi che gocciolano, il desiderio insoddisfatto di acquisti, i nervi tesi per le notti insonni”. Nelle illustrazioni, però, non ha mai mostrato la figura della donna, rappresentando invece i gatti: “Attraverso le situazioni vissute dai gatti, raccontavo gli umori e i sentimenti delle donne”.
Conclusa la rubrica ha iniziato a pensare al libro, ha rielaborato i testi, aggiunto nuove immagini e ha scelto di raccontare una storia, quella di una gattina dalle macchie blu che scappa dalla casa della padrona la sera in cui lei e il fidanzato si lasciano. La donna chiede notizie del suo gatto scomparso, chiede a chiunque, chiede anche al suo ex fidanzato lasciando un messaggio in segreteria: “la nostra gatta…”, come a ribadire anche la difficoltà di chiudere un rapporto, di separare e distinguere.
La solitudine si moltiplica nell’assenza della gattina dalle macchie blu; nella ricerca si fa strada il pensiero di avere una colpa, una responsabilità per la fine della relazione e di conseguenza nella fuga del gatto che, spaventato dal dolore della padrona, decide di fuggire. Il sentimento della mancanza dilaga, tocca gli orli del giorno e della notte, il tempo è utile solo alla ricerca e, se la ricerca non porta a nulla, subentra una grande tristezza, la perdita di ogni senso e direzione. Di ogni calore e di ogni desiderio per se stessi e per il mondo. Di ogni futuro e ogni slancio. Ma non è questa la fine della storia perché Jimmy Liao, con impeccabile delicatezza tratteggia le acrobazie del sentimento, della caduta nel vuoto e della ripresa di quota. Un libro illustrato in maniera incantevole che si rivolge a tutti i lettori, perché i sentimenti che smuove si sperimentano a ogni età.
IL LIBRO Jimmy Liao, Gatti come noi (Mi manchi, dove sei?), Terre di Mezzo
