Un piccolo taccuino nero, con scritto sull’etichetta Novel #2 (Notes). Il bello dell’InstaPoet è che lo segui passo dopo passo. Lo consulti, se vuoi, come un oracolo.
Il manifesto candore di Ocean Vuong cioè Vương Quốc Vinh, trentenne scrittore statunitense d’origine vietnamita, irrita di primo acchito e poi conquista perché Ocean non ha l’arroganza del marketing writer e non propone il nuovo storytelling che rifondi il mondo. Il suo mestiere è raccontare i fatti suoi – pure sessuali, in costume per il Gay Pride -, la sua vita che diventa altro.
Ocean Vuong adopera Instagram come un diario, con apparente ingenuità e l’esibizionismo del tardo adolescente. Pochi giorni fa, dopo aver postato la foto di un ragazzo americano occhialuto e con i denti davanti un po’ staccati, ha scritto:
Ora conosco un volto e un nome che sono sfuggiti per mezzo secolo alla mia famiglia
Ha aggiunto un nuovo tassello alla sua autobiografia, quella che è già finita – triturata, ricalibrata, reinventata – nel romanzo d’esordio Brevemente risplendiamo sulla terra e nelle poesie premiate con il premio Eliot, metà America poetica rosicante.
Sua madre, dice Vuong su Instagram, ha sempre desiderato sapere chi fosse suo padre. Un militare americano, spedito come tanti a combattere in Vietnam. Non lo scopriremo mai, le diceva lo scrittore. It’s war, pensava. Tutto scompare. La memoria, persino. Invece, dopo lunghe ricerche e prove al DNA, ecco comparire il volto del ragazzo coi denti staccati, Arceson Dolan Kellum, nato nel 1947 nel rurale Arkansas, forse è di origine irlandese, era militare a 17 anni.
Vengono da qui le mie lentiggini, chiosa Vuong che, dopo la scoperta, si sente in pace con se stesso e orgoglioso, e avverte soprattutto di essere davvero un miscuglio di genti e di persone: è vietnamita, americano, irlandese, campagnolo, e soprattutto pronto per guardarsi intorno e riconoscersi. Andrò a sud, dice ora. Ciò che non importava diventa una nuova occasione per raccontare storie, che arrivano dalla Storia con la maiuscola.
Poi, è apparsa la foto del taccuino nero. Appuntamento alla prossima puntata. Per saperne di più sul romanzo di Ocean Vuong Brevemente risplendiamo sulla terra, edito da La Nave di Teseo, qui