Uno tratta di filosofia e intelligenze umane e artificiali. L’altro di spiritualità e respiro. Sono due appuntamenti importanti quelli in programma a settembre a Modena e a Torino, in una fine estate che vive ancora la paura per i contagi da Covid e insieme fa sperare che di cultura si possa usufruire anche in questo mondo nuovo.
Festivalfilosofia.
L’edizione 2020, la ventesima, è dedicata alla memoria di Remo Bodei, padre della manifestazione scomparso nel novembre scorso, e si tiene da venerdì 18 a domenica 20 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo (l’ingresso ai 150 eventi è gratuito).
Nelle piazze e nei cortili delle tre città sono in programma oltre 40 lezioni magistrali sulle sfide che l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale pongono a varie sfere del pensiero e dell’azione, dal lavoro alla salute, dalla politica alla vita di relazione. Insieme alle prospettive e alle implicazioni sociali ed etiche.
Tra i protagonisti Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Barbara Carnevali, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Stefano Massini, Salvatore Natoli, Telmo Pievani, Massimo Recalcati, Carlo Sini, Silvia Vegetti Finzi, Stefano Zamagni.
E ancora Alessandro Aresu, Michele Di Francesco, Barbara Henry, Mark O’Connell, Jeffrey Schnapp.
Una sezione del Festival sarà dedicata alla “lezione dei classici”: studiosi, tra cui Simona Forti ed Emanuela Scribano, commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della persona.
E poi mostre, performance, musica e spettacoli dal vivo. Tra i partecipanti: Liliana Cavani in una conversazione sulla sua opera, Federico Buffa in un recital su “2001 Odissea nello spazio”, Marco Paolini in un reading da “Le avventure di Numero Primo”.
Un festival che gli organizzatori hanno fortemente voluto “dal vivo”. Per questo la partecipazione alle lezioni avverrà esclusivamente tramite prenotazione online. Tutte le informazioni sul sito festivalfilosofia.it.
Torino Spiritualità
Il respiro fermo del tempo sospeso, il fiato corto della sorpresa, l’espirazione profonda che libera sollievo, il soffio vitale della libertà e del raccoglimento: sono i temi di Torino Spiritualità, alla sua sedicesima edizione, dal 24 al 27 settembre nel capoluogo piemontese.
«Il respiro è il segno della vita» dice Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori. «Torino Spiritualità vuole quest’anno raccontare la vita, e l’infinita gamma di emozioni, pensieri e gesti che sono il respiro del mondo. Sarà un’edizione del festival diversa, ma fatta apposta per ridare largo respiro alla nostra vita».
«È nei mesi del lockdown che abbiamo capito che cosa significhi davvero respirare» aggiungono gli organizzatori. «La più automatica delle azioni si è imposta all’attenzione collettiva alimentando paura, perché fragile, e reclamando cura, poiché preziosa. La sfera di pluriball scelta come immagine guida del festival intende alludere proprio a questa doppia natura del respiro: una vulnerabilità da avvolgere e custodire, per proteggerla dagli urti di questo tempo, e l’eterea bellezza di una perla fatta d’aria».
Torino Spiritualità ha in programma incontri dal vivo (il primo con Vito Mancuso e Alessandra Viola sul tema “Di uomini e di piante: il respiro dei viventi”) tra letture, dialoghi, concerti e spettacoli in città; itinerari urbani e nella natura; laboratori e mostre. Insieme ad appuntamenti in digitale sulla pagina Facebook del festival e su torinospiritualita.org.
«Sembra passato ben più di un anno dalla scorsa edizione» dice Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità. «Mesi trascorsi sospendendo il fiato, per proteggere un respiro che abbiamo scoperto più labile di quanto immaginassimo, ma anche più prezioso. Adesso il tempo riprende a scorrere, le manifestazioni ritornano, si tonifica il pensiero, ma questa consapevolezza non va sciupata. Proveremo a fare la nostra parte».
nella foto in alto: piazza Grande a Modena durante una delle passate edizioni di Festivalfilosofia
credit: Elisabetta Baracchi
Monica Triglia