Il cinema ha la capacità di farci sognare, di immergerci in altre dimensioni, di emozionarci e farci riflettere, come ci è stato confermato nel difficile periodo del lockdown, Dario Franceschini. Commento: ’sticazzi (detto alla milanese)
Chi è lontano da Roma può cominciare in modo eccentrico, spiluccando, con due film su MUBI, Lo straniero (1991) e La casa e il mondo (1986, da Tagore), per subire il delizioso martirio del cinefilo, che rende omaggio alla Festa del cinema con due titoli di Satyajit Ray, la cui retrospettiva in 14 opere è stata curata da Mario Sesti.
Per rimanere sul colto, prima di puntare al nuovo, si può evitare la reale coda distanziata per rivedere su dvd (li avrete da qualche parte) i due restauri Doc: In nome della legge di Pietro Germi nella versione rinnovata da CSC – Cineteca Nazionale, e Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani, da CSC – Cineteca Nazionale e Istituto Luce Cinecittà.
Chiuso con le snobberie radical chic, a Milano sabato mattina ci infileremo con la stampa a uno dei big event, il documentario sul Pupone (nella foto in alto), Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli. Forza Roma e nostalgia per i campioni (anche un po’ paraculi) che portano una maglia sola.
Per il resto, facciamo un quaderno di preferenze, divinando tra i titoli di questa Festa organizzata, speriamo, per ben più di 6 persone. Cioè ci spostiamo sulla zona streaming del Party capitolino.
Sono disponibili 14 titoli, ma quattro non sono avaible in our country cioè i tre capitoli del progetto antologico di Steve McQueen – premio alla carriera di questa edizione insieme a Pete Docter della Pixar – Small Axe: Mangrove, Lovers Rock e Red, White and Blue. Ci si può consolare con 9 Jours à Raqqa, di Xavier de Lauzanne e Las mejores familias, di Javier Fuentes-León e gli eventi speciali ma non specialissimi Ostia criminale – La mafia a Roma, di Stefano Pistolini, e Francesco, di Evgeny Afineevsky.
Solo in streaming sulla piattaforma Digital RFF15 va invece il docu attesissimo di Werner Herzog qui accompagnato dal giovane Clive Oppenheimer, Fireball: Visitors from Darker Worlds. Non proviamo nemmeno a vedere come si prenota…
Per il resto, copiamo come amanuensi il programma, contando di darvi notizie nei prossimi giorni, e notando lo strategico gemellaggio con Cannes – tra i film con etichetta Cannes 2020 si segnalano Druk di Thomas Vinterberg ed Eté 85 di François Ozon. Mentre sul consueto versante tv spicca l’anticipazione della serie Sky Romulus di Matteo Rovere, quasi in latino come Il primo re.
I film
- Soul, di Pete Docter (film di apertura)
- 9 Jours à Raqqa, di Xavier de Lauzanne
- After Love, di Aleem Khan
- Ammonite, di Francis Lee
- Asa Ga Kuru, di Naomi Kawase
- De Nos Frères Blessés, di Hélier Cisterne
- Des Hommes, di Lucas Belvaux
- Le Discours, Laurent Tirard
- Druk, di Thomas Vinterberg
- Été 85, di François Ozon
- Fireball: Visitors From Darker World, di Werner Herzog e Clive Oppenheimer (visibile esclusivamente in streaming sulla piattaforma Digital RFF15)
- Fortuna, di Nicolangelo Gelormini
- Home, di Franka Potente
- I Carry You With Me, di Heidi Ewing
- Leciens, di Giedrė Žickytė
- Las mejores familias, di Javier Fuentes-León
- El olvido que seremos, di Fernando Trueba
- Ricochet, di Rodrigo Fiallega
- The Shift, di Alessandro Tonda
- Small Axe, di Steve McQueen
- Stardust, di Gabriel Range
- Supernova, di Harry Macqueen
- Subarashki Sekai, di Miwa Nishikawa
- Time, di Garrett Bradley
- Herself, di Phyllida Lloyd
- Tigers, di Ronnie Sandahl
Tutti ne parlano
- Ironbark, di Dominic Cooke
- Palm Springs, di Max Barbakow
- Peninsula, di Sang-ho Yeon
- The Reason I Jump, di Jerry Rothwell
- Seize Printemps, di Suzanne Lindon
Eventi speciali
- Cosa sarà, di Francesco Bruni (film di chiusura)
- Francesco, di Evgeny Afineevsky
- Fuori era primavera – Viaggio nell’Italia del lockdown, di Gabriele Salvatores
- Mi chiamo Francesco Totti, di Alex Infascelli
- Ostia criminale – La mafia a Roma, di Stefano Pistolini
- Romulus (ep. 1 e 2), di Matteo Rovere