Al romanzo di Nogami Yaeko, Hideyoshi e Rikyū. Il signore della guerra e il maestro del tè è dedicato un appuntamento il 22 dicembre alla Libreria Bocca di Milano. Per info, qui
Il grande condottiero di umili origini e il raffinato maestro della cerimonia del tè: il rapporto fra Toyotomi Hideyoshi e Sen no Rikyū è uno dei più noti e raccontati nella storia del Giappone. Siamo alla fine del XVI secolo, nel periodo noto come Sengoku jidai, Età degli Stati Combattenti, durante il quale le famiglie guerriere lottano per il controllo del Paese. Dopo la morte del signore feudale Oda Nobunaga, il primo a tentare di unire il Giappone sotto un unico dominio, il potere è stato acquisito da Toyotomi Hideyoshi, nato popolano ma asceso ai vertici del Paese grazie ai suoi successi militari proprio al servizio di Nobunaga.
Rikyū, già maestro per Oda di chanoyu, la via del tè, diviene insegnante di quest’arte anche per Hideyoshi. Tra di essi si instaura un complesso e profondo rapporto, fatto di ammirazione e confidenza, ma anche di tensioni e incomprensioni fomentate dai rivali di Rikyū, che da maestro di cerimonia era diventato anche consigliere politico di Hideyoshi. Sono proprio tali contrasti a portare al tragico epilogo della vicenda: Toyotomi ordinerà al suo maestro di commettere suicidio rituale (seppuku). Rikyū, che probabilmente avrebbe potuto salvare la propria vita con delle scuse o un atto di sottomissione, accetta invece il proprio destino e va incontro alla morte.
Al controverso e misterioso legame tra queste due figure emblematiche della storia giapponese e alle interpretazioni sulle vere o presunte ragioni del suicidio di Sen no Rikyū sono stati dedicati libri, manga, anime, e film (tra questi Morte di un maestro del tè del regista Kumai Ken, vincitore del Leone d’argento a Venezia nel 1968).
Il romanzo Hideyoshi e Rikyū. Il signore della guerra e il maestro del tè di Nogami Yaeko nata nel Kyūshū nel 1885 e scomparsa pochi giorni prima di compiere i cento anni, da poco uscito in traduzione italiana per O barra O edizioni, si inserisce in questa produzione. Il testo, originariamente pubblicato a puntate, è stato scritto tra il 1962 e il 1963, e rappresenta dunque un’opera della maturità di una scrittrice iconica per vari motivi. L’autrice infatti, poco conosciuta in Italia, è molto nota in Giappone, non soltanto per i suoi romanzi e racconti (spesso, ma non esclusivamente, di ambientazione storica), ma anche per essere stata una delle prime esperte e traduttrici di letteratura europea. A lei – in collaborazione con il marito, allievo nientemeno che di Natsume Sōseki – si deve la prima versione giapponese di Orgoglio e Pregiudizio.
La storia, che Nogami Yaeko sviluppa muovendo con maestria numerosi personaggi, presenta le caratteristiche del romanzo storico giapponese a cui si aggiunge però una consapevolezza e un lavoro sull’introspezione psicologica dei protagonisti che pare frutto della grande familiarità dell’autrice con la letteratura occidentale.
Quella che si legge in Hideyoshi e Rikyū. Il signore della guerra e il maestro del tè è una narrazione intensa e appassionante, tra rituali di corte, intrighi politici e campagne militari. Il romanzo si sviluppa in trame e sottotrame, che si nutrono senza dubbio di vicende e sentimenti umani, ma offrono anche un accurato e affascinante spaccato di un periodo iconico della storia giapponese.
“Tutte quelle stanze del tè non erano solo linee, spazi, colori, grande immaginazione: senza la ricchezza, il potere e l’appoggio di Hideyoshi non sarebbero mai esistite. Senza di lui l’estro di Rikyū avrebbe ristagnato e alla fine della sua vita sarebbe stato solo uno dei tanti che praticavano l’arte del Tè, senza potere o valore. Rikyū era ben consapevole della sua dipendenza da Hideyoshi, ma gratitudine e ripulsa, rispetto e odio sono due facce della stessa medaglia”.