UN BLOG
IN FORMA DI MAGAZINE
E VICEVERSA

Allonsanfàn
{{post_author}}

Rosi in streaming. Notturno, Fuocoammare, Sacro Gra: docu di realtà dure in un presente chiuso a casa

Delle mille disquisizioni sul genere documentario ne avremo sentite tante, eppure il tipo realistico non smette certo di affascinare profondi cinefili e spettatori semplici, soprattutto in questi tempi pandemici da divano.

Il documentario, quel mix di realtà montata e finzione svestita, è stato anche al centro degli approfondimenti cinematografici di un certo Gilles Deleuze, che di cinema ne sapeva eccome. Prova di realtà, il documentario, senza inventare, documenta solo i fatti, ma ne insaporisce il senso.

Se nel cinema di invenzione il gesto artistico è il disegno-collage di una storia ricreata ed esaltata, nel genere documentario c’è solo da nascondere la camera da presa, o quasi. Invisibile, il regista di documentari cerca di non esserci pur sapendo tutto, conoscendo il senso ultimo del film che vuole girare ma non le sequenze. Tenta di indirizzare i fatti, più che di metterli in scena. E il giornalismo di facciata non c’entra niente.

Della tanta letteratura cinematografica sul genere documentario potremmo soffermarci a parlarne da qui al prossimo Natale, ma di certo il nostro Gianfranco Rosi sarebbe tra i primi autori da nominare. Ormai famoso, dopo il suo Fuocoammare (Orso d’Oro al Festival di Berlino 2016) e Sacro Gra (Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2013), il regista ritorna sul campo e svela il suo nuovo film, Notturno, uscito nelle sale italiane, quando non ancora impolverate, il 9 settembre 2020, presentato all’ultima Mostra del Cinema a Venezia, nostro candidato all’Oscar 2021 per il miglior film straniero.

Questi tre suoi gioielli cinematografici sono tutti in proiezione gratis, su MYmovies, dal 26 dicembre. Sul sito, àncora di salvezza per chi sogna biglietti di cinema da mesi, c’è Capri, Hollywood, il festival dell’industria del cinema e dell’audiovisivo, fino al 2 gennaio 2021.

Il 26 dicembre si è partiti con l’ultimo di questi, Notturno. Gli habitués di Rosi di certo non aspetteranno una commedia frivola, ma al contrario, un pezzettino di verità limpida e cruda su un cadrage ben scelto. La storia pesa tanto ed è talmente attuale che è difficile credere che sia vera.

notturno
Notturno

Nel film, la terra umidiccia o troppo secca del Medio Oriente la si sente sotto ai piedi, così come i colori, che brillano alla luce del sole e si illuminano coi lampioni serali, quei pochi che restano accesi: elettricità vuol dire città, e in quei posti filmati, molte città non esistono più. Tra la luce e il buio, Rosi sceglie di chiamare il suo ultimo lavoro Notturno, che è sì scuro di nome, ma più umano del buio nero. Del resto lui prima di caricarsi di macchina da presa rimane sul luogo scelto a volte diversi anni, e chissà quando e come decide poi di filmare.

Già in Fuocoammare, che sarà online in streaming il 28 dicembre alle 15.30, Rosi era rimasto sull’isola di Lampedusa per tanto tempo, per scendere, aldilà dell’evidenza soleggiata e amara, nel senso vero della realtà insulare d’oggi. La terra, i sapori, la lingua, l’ondeggiare delle onde, sono stati prima l’ordinario risveglio del regista appassionato di realtà, poi materiale per il suo documentario. Realtà di certo non ordinarie, soprattutto per chi le scopre su una comoda poltrona da cinema, attraverso immagini in movimento, reali di una realtà lontana e solo pubblicizzata dai telegiornali del mondo globalizzato e finto cieco.

Sacro Gra
Sacro Gra

Il 29 dicembre invece, alle 16.30 c’è Sacro Gra, che vinse il Leone d’Oro, raccontando come un anello enorme di asfalto intorno a Roma include ed esclude, e sicuramente condiziona l’umano seduto in macchina.
Realtà meno dura delle altre? Pensiamoci su, il tempo c’è e i film anche.

Nella foto in alto, un frame di Fuocoammare

I social: