Riceviamo e volentieri vi giriamo Si apre sabato il 30° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina – FESCAAAL Sono 9 giorni di proiezioni, incontri con gli autori ed eventi speciali ispirati alle culture dei 3 continenti, sotto l’occhio delle direttrici artistiche Annamaria Gallone e Alessandra Speciale
Prima proiezione: La nuit des rois, film fuori concorso del franco-ivoriano Philippe Lacôte che apre #FESCAAAL30. A la Maca, prigione di Abidjan, situata tra la giungla e la città, spetta a un microbo (un ragazzino) fare il roman, cioè intrattenere fino all’alba i detenuti raccontando…
Tutti i 50 titoli selezionati sono disponibili in streaming su MYmovies.it. Basta iscriversi alla piattaforma e fare un abbonamento (per tutto) da 10 euro (standard) o da 30 euro (Gold, per sostenitori).
Questi sono le sezioni del Festival: Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo (Fiction e Docu), Concorso Cortometraggi Africani; Concorso Extr’A riservato a film italiani che si confrontano con altre culture; Sezione Flash con anteprime e film evento; Sezione E tutti ridono… riservata alle migliori commedie dai tre continenti; Sezione Speciale e Tavola Rotonda Donne sull’orlo di cambiare il mondo per riflettere sul cinema al femminile, promuovere la parità di genere e il valore delle diversità; Evento speciale Africa Talks Cityscapes: le trasformazioni dell’Africa urbana, in collaborazione con Fondazione EDU sul tema delle città africane che guardano al futuro. E ancora, incontri pomeridiani con i registi del festival e Q&A serali per i film in anteprima. Tutto il programma qui
Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo. Dieci film tutti in prima nazionale
Adam
di Maryam Touzani, Marocco / Francia / Belgio / Qatar, 2019, 100’ Il film è distribuito in Italia da Movies Inspired. Abla ha perduto il marito e gestisce un modesto panificio nella sua abitazione a Casablanca, dove vive con la figlia di 8 anni. Quando Samia, una giovane incinta, bussa alla sua porta, Abla è lungi dall’immaginare che la sua vita cambierà per sempre. Emarginate da una società che condanna le donne sole, Abla e Samia ritroveranno, insieme, il gusto per la vita. Prima mondiale a Un Certain Regard, Cannes 2019.
Air Conditioner
di Fradique, Angola, 2020, 72’ Un giorno, a Luanda, capitale dell’Angola, i condizionatori iniziano a cadere misteriosamente dagli edifici. La guardia di sicurezza Matacedo deve trovare entro la fine della giornata un condizionatore per il suo boss accaldato. Inizia così la sua missione nel cuore della città fatiscente, dove incontra personaggi che conducono una vita misera tra speranze e ricordi. Gli edifici di Luanda portano i segni visibili della sua storia… Prima mondiale a Rotterdam FF 2020.
Lina from Lima (nella foto di apertura)
di Marìa Paz Gonzàlez, Cile / Argentina / Perù, 2019, 83’ Commedia drammatica tra realismo e musical pop latino. Lina, una donna peruviana come tante, è emigrata in Cile per fare la domestica. Il Natale è alle porte e finalmente si prepara a far ritorno in famiglia dopo molti anni. Capirà che è arrivato il momento di reinventarsi una nuova vita e riscoprire desideri repressi. Miglior Film del Cile 2019.
Los lobos
di Samuel Kishi Leopo, Messico, 2019, 95’ – prima italiana in collaborazione con Festival del cinema latinoamericano di Firenze Entre Dos Mundos. Max e Leo, insieme alla madre Lucia, hanno da poco attraversato il confine tra il Messico e gli Stati Uniti alla ricerca di una vita migliore. Ma non è facile stabilirsi nel nuovo paese. Mentre aspettano che la mamma torni dal lavoro, combattono la noia creando un mondo immaginario con i loro disegni e pensando alla promessa della mamma che un giorno li porterà a Disneyland… Prima mondiale alla Berlinale 2020 – Premio della Giuria Generation Kplus.
Le miracle du saint inconnu
di Alaa Eddine Aljem, Marocco / Francia / Qatar, 2019, 100’ Pochi attimi prima di venire catturato dalla polizia, un ladro scava una fossa per nascondere una borsa piena di soldi. Anni dopo, uscito di prigione, torna per recuperare il bottino, ma scopre che un santuario dedicato a un Santo Sconosciuto è stato eretto proprio sopra la sua borsa… Una commedia per raccontare il Marocco contemporaneo. Prima mondiale alla Semaine de la critique, Cannes 2019.
Nuestras madres
di César Díaz, Guatemala / Belgio / Francia / 2019, 78’ Guatemala, 2018. Il Paese è concentrato sul processo agli ufficiali militari che hanno scatenato la guerra civile. Ernesto, un giovane antropologo forense, identifica i resti delle persone che sono scomparse. Un giorno, attraverso la storia di un’anziana signora, pensa di aver trovato una pista che gli permetterà di ritrovare suo padre, un guerrillero scomparso durante la guerra. Caméra d’Or alla miglior opera prima a Cannes 2019.
Scattered Night
di Lee Jihyoung, Kim Sol, Corea del Sud, 2019, 81’ Un giorno, i genitori di Sumin e Jinho annunciano ai figli il loro imminente divorzio: con chi preferiscono stare? Sumin tenta di convincerli a fare un viaggio tutti insieme. Premio Miglior Film Nazionale in Corea del Sud 2019.
The Shepherdess and the Seven Songs
di Pushpendra Singh, India, 2020, 99’ Sette canzoni popolari e poetiche del popolo Bakarwal scandiscono la storia della giovane nomade Laila che sogna una vita libera e indipendente sullo sfondo dei magnifici paesaggi del Kashmir e delle tensioni dell’attuale conflitto.
Softie
di Sam Soko, Kenya, 2020, 96’ Boniface Mwangi è diventato uno dei più coraggiosi fotoreporter attivisti del Kenya. Determinato a cambiare il futuro del suo paese, nel 2017 si candida alle elezioni regionali sfidando apertamente le potenti e corrotte lobby politiche. Il docu segue le vicissitudini politiche e familiari del giovane leader nel corso di 10 anni di lotta. Miglior Documentario al Sundance 2020.
Veins of the World
di Byambasuren Davaa, Germania / Mongolia, 2020, 96’ Nel mezzo della steppa mongola, l’undicenne Amra vive una vita nomade con la madre Zaya, il padre Erdene e la sorellina Altaa. Mentre Zaya si prende cura del gregge, Erdene lavora come meccanico e vende il formaggio di Zaya al mercato locale. Ma la serena routine è minacciata dall’invasione delle grandi compagnie minerarie, che devastano l’habitat naturale alla ricerca dell’oro. Prima mondiale alla Berlinale 2020.