“Everyone has got a story they want to tell. All I’ve done is take the metaphor… and turn it into a physical reality. It’s unexpectedly intimate. The physical element is an important part of the experience because every time you look down you don’t recognise your feet. It changes the way you walk”, così dice Clare Patey, artista inglese, direttrice di Empathy Museum.
Ossia: avete mai pensato di indossare le scarpe di uno scommettitore, di una rifugiata, di una madre arcobaleno o di una drag queen, e di ascoltarne la storia?
Nella Milano della Fashion Week (dal 21 al 28 settembre) si moltiplicano gli appuntamenti extravaganti, come questo, curato dalla Fondazione Empatia Milano, che riadatta l’istallazione itinerante A Mile in My Shoes di Clare Patey (con il contributo di Fondazione di Comunità e il supporto di Levi’s).
Spiegano gli organizzatori: “Si tratta di un allestimento esperienziale, una gigantesca scatola di scarpe dove chi entra non consuma oggetti ma storie da ascoltare in cuffia, indossando le scarpe di chi racconta, donate per l’occasione. Un modo semplice e immediato per empatizzare con chi è diverso o lontano da sé. Attraverso una dimensione ludica il fruitore può entrare con il corpo e con il cuore in un momento intimo e raccolto grazie all’ascolto della voce guida… E uscire dall’esperienza con maggior consapevolezza e minori pregiudizi. Le storie, raccolte dall’autunno 2020 dallo staff di Fondazione Empatia Milano (Anna Alberti, Petra Mezzetti, Cristina Savino, Chiara Scavia, Costanza Pestalozza, Martine Vallarino e Davide Motto), sono state montate dai registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e musicate dal compositore Massimo Mariani. Narrazioni che parlano di empatia e inclusione, di amore e maternità, di difficoltà e riscatto, del ‘semplice’ e dello ‘straordinario’ che si trova nelle vite di ciascuno di noi. Appartengono a 21 persone che con un atto di generosità hanno aperto la loro vita, raccontando e rappresentando una Milano inclusiva”.
Mettiti nelle mie scarpe è in programma dal 21 al 28 settembre in Piazza XXV Aprile a Milano dalle 13 alle 20.
