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Allonsanfàn
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Scrivi ragazzo scrivi. E diventerai un supereroe

“Ho appena finito di leggere il compito di letteratura: il capitolo 31. La peste a Milano. È impressionante: succedono le stesse cose” Rossella, 13 anni. 19 marzo 2020.

“Caro diario, come va la quarantena? Insomma. Prima di dormire penso: non è facile alzarsi la mattina e chiedersi se ha senso vestirsi o no. Non è facile finire tutti i compiti e dire: e ora che faccio? Non è facile chiedere di uscire sapendo che la risposta è no. Non è facile andare avanti, e a volte sei sul punto di mollare tutto”. Elisa, 11 anni. 24 marzo 2020.

Sono frasi tratte da Best of Le storie siamo noi: diari dalla terra del Coronavirus. Un libro molto speciale – autore “Un sacco di gente in gamba” – che raccoglie il meglio (anzi no, non il meglio come lascerebbe intendere il titolo, ma pensieri che riportano a tanti altri pensieri) di un lavoro intenso ed entusiasmante che i “supereroi” dell’omonimo Centro Formazione hanno svolto con migliaia di ragazzi delle scuole lombarde durante il lockdown.

Il Centro Formazione Supereroi è un’associazione no profit di professionisti della parola scritta (autori, editor, artisti, giornalisti) nata ispirandosi al progetto 826 Valencia messo in piedi prima a San Francisco, poi in diverse città degli Stati Uniti dallo scrittore Dave Eggers, ripreso da Nick Hornby a Londra (Ministry of Stories) e da Roddy Doyle a Dublino (Fighting Words). «Ha l’obiettivo di accompagnare gli studenti nell’esperienza della creazione espressiva e della scrittura, affiancando gli insegnanti» spiega il presidente Edoardo Brugnatelli, editor della narrativa straniera Mondadori e supereroi tra i primi.​ «Scrivere è il più pazzesco e il più divertente dei superpoteri. Serve a migliorare il rispetto per se stessi e le capacità comunicative».

L’alba dei Supereroi sorge nel 2000. Quell’anno Brugnatelli acquisì per la collana editoriale di cui era responsabile i diritti per la versione italiana dell’Opera struggente di un formidabile genio di Dave Eggers (uscito poi nel 2002 per le Strade Blu Mondadori e ripubblicato lo scorso anno da Feltrinelli). «La affidai a Giuseppe Strazzeri, uno dei migliori traduttori sulla piazza, che – guarda il caso – sedeva alla scrivania di fronte alla mia» racconta oggi. «Dalla fascinazione condivisa per quel libro bellissimo nacque un interesse crescente per quanto Eggers faceva anche quando non indossava le vesti di autore. Nel 2002 a San Francisco prese vita il progetto 826 Valencia, e noi eravamo già pronti a seguirne le orme».

Il Centro Formazione Supereroi inizia così a organizzare laboratori gratuiti nelle scuole. Agli insegnanti si affiancano scrittori, editor e professionisti del mondo dell’editoria, convinti che l’esercizio della creatività applicato alla scrittura e a ogni forma di narrazione abbia il potere di migliorare la capacità di “leggere” il mondo, di articolare la propria esperienza e di comunicarla, col risultato di infondere nuova fiducia nei propri mezzi.

Poi, nel 2020, accade qualcosa di assolutamente inatteso. La pandemia.

«Era il marzo di due anni fa, eravamo chiusi in casa» ricorda Brugnatelli «quando abbiamo deciso di presentare il nostro progetto supereroico agli studenti di elementari, medie e superiori della Lombardia.

Cari ragazzi, abbiamo detto loro, sta succedendo qualcosa di molto strano che sta cambiando le nostre vite. Segna un momento storico, cosa ben strana per noi abituati a immaginare la Storia come qualcosa che si svolge nei campi di battaglia, nei palazzi del potere, nelle piazze, là fuori da qualche parte. Invece la Storia è entrata nelle case di tutti noi, senza nemmeno bussare. Raccontatela, in tutta libertà. Senza regole di lunghezza, tono, contenuto. Ne faremo un pazzesco diario collettivo».

L’invito non cade nel nulla, anzi. All’iniziativa aderiscono 93 classi: 1571 ragazzi che producono 5700 pagine di piccole storie, riflessioni, momenti personali.

Il Centro Formazione Supereroi li raccoglie in 68 volumi, una vera e propria collana editoriale stampata grazie anche a tante donazioni volontarie.

Da qui nasce Best of Le storie siamo noi: diari dalla terra del Coronavirus, insieme delle riflessioni dei ragazzi, delle testimonianze degli insegnanti, degli scritti degli autori amici dei Supereroi Helena Janeczek, Saverio Tommasi, Marina Morpurgo, Carmen Covito, Giacomo Poretti.

Le storie siamo noi: diari dalla terra del Coronavirus

“Non trovo una risposta a una domanda che in questo periodo mi spaventa: le persone riprenderanno a uscire liberamente o la paura bloccherà il tentativo di tornare alla vita che c’era prima?” Sophia, 15 anni. 9 aprile 2020.

“La noia scorre potente in me” Roman, 13 anni. 25 aprile 2020.

«Questo spericolato progetto rientra perfettamente in quella che, fin dalla sua nascita, è l’idea centrale del Centro Formazione Supereroi» sottolinea Brugnatelli. «Tutti sono i benvenuti: la scrittura deve essere un momento inclusivo, dove chiunque possa sentirsi a casa, libero di raccontare e raccontarsi, di accostarsi alla pagina scritta senza eccessivi patemi e senza grandi e abbastanza inutili preoccupazioni di letterarietà».

Centrato il primo obiettivo, ora ce n’è un altro ancora più ambizioso. «Fedeli al modello 826 Valencia, stiamo per inaugurare una sede, speriamo già la prossima primavera». Ne è artefice un supereroe ad honorem, Alessandro Maggioni, architetto e presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori, «rapito dal progetto e dalla contagiosa umanità dei Supereroi» spiega. «Con il supporto dei colleghi è nato un sodalizio di cui in CCL siamo orgogliosi: la sede del Centro Formazione Supereroi sarà in uno spazio di uno degli edifici da noi realizzati, in via Argelati 37 a Milano».

Un luogo aperto ai ragazzi dai 10 ai 18 anni, «dove ricevere assistenza nei compiti, scatenare la fantasia, realizzare capolavori» spiega (felice) Edoardo Brugnatelli.

E non ci sarà più noia, se non il ricordo di quella del lockdown.

“Ogni mattina sempre verso le dieci un piccolo merlo si avvicina alla porta finestra della sala per cercare da mangiare, dopo due o tre giorni che ho notato che veniva lì sempre alla stessa ora ho deciso di mettergli fuori delle briciole e di dargli un nome “Lello”. Lo invidio davvero tanto, lui può ancora volare”. Isabella, aprile 2020.

“Ho messo la mascherina e sono uscito ed è stato strano perché tutti avevano la mascherina e sembravano tutte persone senza faccia. Magari ho incontrato delle persone che conoscevo ma non ho riconosciuto nessuno”. Leonardo 15 anni. 9 maggio 2020.

  • Il libro è disponibile nella libreria Centofiori in piazzale Dateo a Milano. Oppure si può richiedere scrivendo una mail a info@centroformazionesupereroi.org
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