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Allonsanfàn
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Your Name di Makoto Shinkai e tanto Giappone da rivedere in streaming

Un covid tardivo e piuttosto cattivo mi ha costretta a casa per alcuni giorni. Quando sono in queste condizioni, trovo molto consolatorio guardare film d’animazione giapponese (quelli dello Studio Ghibli in primis), e la buona selezione di titoli disponibile su Netflix mi ha fatto scoprire un nuovo autore che non conoscevo, Makoto Shinkai.

Il primo film che ho intercettato è Your Name, una storia a cavallo tra realtà e distopia, sul filo di differenti linee temporali, davvero sorprendente per come riesce a conciliare senso del destino, solitudine, amore.

Vincitore di diversi premi della critica, nel 2016 Your Name è stato il quarto film più visto in Giappone (ha davanti giusto Titanic e Frozen) e resta l’anima con il maggior numero d’incassi nella storia, distribuito in 92 paesi nel mondo. Makoto Shinkai è davvero forse l’erede di Hayao Miyazaki (di cui si dichiara peraltro grande appassionato), per la dolcezza estrema dell’ambientazione, che guarda al Giappone più tradizionale ma è anche proiettato nella modernità, e dopo questo successo ha realizzato anche un romanzo che racconta la storia dei due protagonisti, a cui sono seguiti libri illustrati per ragazzi e una serie di fumetti. Laureato in letteratura giapponese, Shinkai deve molto anche allo stile narrativo di Murakami.

La storia di Your Name? Platone docet: due anime gemelle si cercano, superando i confini dello spazio e del tempo. Ma non è la fantascienza, qui, a dominare. Piuttosto, è il riconoscersi in un sentimento, ovvero quella solitudine che si prova in giovinezza, quando ancora non si è incontrata la persona della vita. E come cercarla, quella metà che sfugge, in una megalopoli come Tokyo? O in un piccolo paese rurale, dove pare non debba mai succedere niente? Guardate Your Name, per vedere come va a finire per i due protagonisti, Mitsuha e Taki.

Infine, Netflix propone anche il più recente film di Shinkai, Weathering with YouLa ragazza del tempo, ambientato sempre a Tokyo, e incentrato su un ragazzo che cerca di ambientarsi nella città (e qui non ci sono sconti sulla durezza della vita nella metropoli) e di una ragazza in grado di controllare gli elementi e fermare la pioggia.

Weathering with You. In alto, Your Name

Se le anime gemelle e il Bildungsroman non fanno per voi, c’è molto altro sulle piattaforme: Death Note, Demon Slayer, Psycho Pass, Sword Art Online L’anime giapponese è molte cose, diretto ai pubblici più diversi (dai bambini agli adolescenti fino agli adulti, a volte con targetizzazione anche di genere), ma che cosa lo rende così speciale? Azzardo: l’accuratezza stilistica e il forte radicamento a una cultura differente dalla nostra, che trasuda in ogni gesto, sorriso, ambientazione. La forza dell’anime è che non si piega alla cultura occidentale, ma in molti casi resta incastonato in un contesto – culturale, religioso, sociale e di costume – per noi totalmente altro, esotico eppure familiare. Una mirabile evasione.

Per molto tempo è stato retaggio dell’infanzia della X Generation (come dimenticare i mitici robot d’acciaio, le pallavoliste, Candy Candy o la dolcissima Heidi), oppure un terreno per iniziati e japan lovers. Ma il tempo è passato e, per dirla con Ballard, il Giappone ha pazienza.

In questi due anni di lockdown è arrivata la sorpresa: trainati dalla forza delle piattaforme streaming (Netflix e Amazon Prime su tutte), anime e manga stanno vivendo un’ascesa senza precedenti. Si è registrato un vero e proprio boom nel consumo di manga (+44% in libreria nel 2020 solo negli USA), con una situazione che ha messo in crisi anche gli stampatori, rendendo i tempi delle ristampe a livello di attese bibliche.

Dalla nicchia al mainstream è stato un attimo: la lettura di fumetti e la visione di serie anime è un fenomeno che ora interessa tutto l’Occidente, dagli States alla Francia fino all’Italia (dove solo nell’ultimo anno sono state vendute 11 milioni di copie di fumetti, in alcuni casi con aumenti del 200%: provate a entrare in una Feltrinelli qualsiasi e date un’occhiata alla metamorfosi di alcuni scaffali). E chissà dove ci porterà questo second impact del fumetto giapponese: io, nel mio piccolo, spero che rimanga per sempre, meravigliosamente, fedele a se stesso.

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