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Allonsanfàn
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Maturità, ultimo esame democratico

Per entrare nell’età adulta un giovane masai doveva, armato solamente della propria lancia, uccidere un leone. Invece i nostri figli – anzi i vostri figli – devono sostenere l’esame di maturità, armati solamente del proprio dizionario. Personalmente sono felice di non essere nato tra i masai: nel mio caso avrebbe certamente vinto il leone.

Nell’aggettivo maturus gli etimologisti riconoscono la stessa radice che si trova in matutinus, perché in entrambi c’è l’idea del tempo come strumento di misura. Maturo significa propriamente ciò che è venuto presto, di buon’ora e quindi ciò che è giunto a compimento. Effettivamente occorre alzarsi molto presto sia per uccidere un leone che per sostenere l’esame di maturità.

Probabilmente uccidere un leone è un sistema più efficace per misurare la maturità piuttosto che scrivere alcune paginette di banalità, cercando di evitare marchiani errori grammaticali. Anche se nella parola maturità c’è la stessa radice che ritroviamo in metro, credo sia piuttosto complicato – se non impossibile – trovare un criterio oggettivo per misurare la maturità. Conosco – e certamente ne conoscete anche voi – persone che hanno superato brillantemente l’esame e che sono assolutamente immature e persone sagge e responsabili, persone mature sotto tutti i punti di vista, che non sono mai andate a scuola.

Quindi, care ragazze e cari ragazzi che state per affrontare l’esame di maturità, preparatevi a questa prova per quello che è e per quello che vale – non molto – e non per quello che noi “grandi” vi facciamo credere che sia. La nostra è invidia, perché vorremmo avere i vostri anni e quindi vi mettiamo questa inutile apprensione. Credete a uno che ha dato l’esame quando c’erano ancora l’Unione Sovietica e il Muro di Berlino, e Achille Occhetto era segretario del Pci e nel giro di pochi anni tutte queste cose sono sparite ed è finito il Novecento. Tra l’altro non correte alcun pericolo, anche se riconosco che alcuni commissari, per darsi un tono, vogliono sembrare feroci come dei leoni.

Certo l’esame è un rito di passaggio, anche se una volta fatto sarete assolutamente uguali a come eravate prima di farlo. Però vi assicuro che ne conserverete un bel ricordo, perché tra qualche anno avrete fortunatamente dimenticato le ansie, i consigli degli esperti, le anticipazioni sulle tracce e tutto il corredo che l’esame si porta dietro. Avrete dimenticato anche gran parte delle nozioni che in questi giorni avete affannosamente studiato.Ricorderete invece le cose belle: il sorriso di quella vostra compagna che vi fa battere il cuore, le risate con i vostri amici, insomma vi ricorderete di quando avevate diciott’anni, e ricorderete con nostalgia perfino questi anni di merda in cui vi abbiamo costretto a vivere. Se siete stati fortunati, se avete avuto insegnanti capaci di fare il loro lavoro, vi ricorderete perfino qualcuna delle cose che vi hanno insegnato: anche solo il verso di una poesia e sarà una cosa che vi aiuterà a essere più maturi, indipendentemente dal voto che avrete preso.

Poi la scuola dovrebbe avervi insegnato a pensare con la vostra testa, non sempre riesce a farlo e non sempre vuole farlo; dovrebbe avervi insegnato a rispettare le altre persone; dovrebbe avervi insegnato il senso della giustizia e la voglia di lottare. Ma queste sono tutte cose che non si possono misurare, tanto meno con un’esame; quindi dormite pure tranquilli la notte prima degli esami.

Anche perché questo esame sarà una delle ultime volte in cui sarete valutati davvero per quello che valete. In fondo l’esame è, a suo modo, democratico. Presto, quando comincerete a cercare un lavoro, vi accorgerete che il mondo reale non funziona esattamente così. Difficilmente qualcuno vi esaminerà, valuterà quello che sapete fare o quello che potreste ancora imparare. Voi ragazze sarete valutate molto più per la vostra bellezza che per la vostra intelligenza: avere le gambe lunghe o un bel seno non è esattamente un segno di maturità. Anche se, come ai nostri tempi, voi siete già più mature dei vostri coetanei maschi. Molti di voi troveranno un lavoro – quelli che lo troveranno – perché avranno conosciuto la persona “giusta” o perché un qualche “amico” – o peggio, un “amico degli amici” – si interesserà a loro.

Qualche fortunato di voi se ne andrà da questo paese. So bene che non è tutto oro quello che luccica e che spesso all’estero non starete meglio che qui, ma credo proprio facciate bene. Se avessi un figlio o una figlia, sarei contento facesse questa scelta.

Ma a queste cose ci penserete dopo l’estate. Adesso godetevi l’esame di maturità, senza pensarci troppo. Essere maturi – e pensare con la vostra testa, e rispettare gli altri, e avere il senso della giustizia e la voglia di lottare – sta a voi, magari cercando di non essere come noi, che maturi non lo siamo mai diventati. Nonostante il leone.

  • Luca Billi ha pubblicato il romanzo Anything Goes (Villaggio Maori Edizioni). Anything Goes è anche uno spettacolo teatrale. Per tenersi informati, qui

Credit: La preparazione per gli Esami” by LINUZ90 is licensed under CC BY-NC 2.0.

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