(Riceviamo e volentieri pubblichiamo) Al via FILMMAKER FESTIVAL, dal 17 al 27 novembre sugli schermi di Arcobaleno Film Center, Cineteca Milano Arlecchino e nello Spazio Realtà Virtuale di Anteo Palazzo del Cinema.
Il festival del cinema documentario e di ricerca porterà a Milano autrici e autori affermati accanto a giovani su cui scommettere per un totale di 48 titoli di cui 21 prime mondiali e 15 prime italiane.
Tra gli ospiti: Ulrich Seidl, Sylvain George, Claire Simon, Franco Maresco, Leonardo Di Costanzo, Monica Stambrini, Alessandro Bertante, Helena Janeczek.
Una proposta ricca e articolata che conferma FILMMAKER come punto di riferimento importante da oltre quarant’anni per chi voglia scoprire o riscoprire i grandi nomi del cinema del reale, conoscere i filmmaker del futuro, riflettere sull’attualità, indagare le nuove frontiere dell’audiovisivo.
Il programma si divide in nove sezioni: Concorso Internazionale, Concorso Prospettive, Fuori Concorso, Fuori Formato, Filmmaker Expanded, Filmmaker Moderns, Teatro Sconfinato più i progetti di Strade perdute e “La lunga vita delle parole: scrittori, romanzi e film”, una riflessione eccentrica sul rapporto tra cinema e pagina scritta.
Inaugurazione venerdì 17 novembre all’Arcobaleno Film Center, ore 21.30, con La Chimera di Alice Rohrwacher alla presenza della regista. La Chimera racconta le peripezie di una banda di tombaroli ladri di corredi etruschi e di meraviglie archeologiche. Con loro c’è Arthur (Josh O’Connor di The Crown), “l’inglese”, che ha il dono speciale di “sentire” le tombe da sopra la terra… Come spesso accade, il vero oggetto della sua ricerca è un altro, Beniamina, la ragazza amata. Così la sua storia si intreccia a quella del gruppo, dove ognuno è alla ricerca della sua “chimera” dietro cui perdersi in un viaggio fra amori e solitudini, vivi e morti. “La mia chimera? È il desiderio di raggiungere qualcosa che ci unisca – dice Alice Rohrwacher – Ho voluto fare un film libero in un momento nel quale il cinema ha bisogno di respirare. Mi piace l’aspetto aulico che c’è in quella realtà, la sua innocenza ancora possibile”.
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Nella foto grande, un frame La Chimera di Alice Rohrwacher