Taranto è una città bellissima e colpita da un disastro ambientale. Taranto paga il prezzo di troppi morti tra i lavoratori dell’acciaieria e tra la popolazione a causa dell’esposizione a cancerogeni come ferro, arsenico, piombo, vanadio, nichel e cromo.
Taranto è nella canzone La mia terra di Diodato, che ha vinto la 22esima edizione del Premio Amnesty International Italia 2024 nella sezione big. Il riconoscimento è stato assegnato da una giuria di giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, rappresentanti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.
Il brano, composto per il film Palazzina LAF di Michele Riondino e vincitore del David di Donatello per la categoria miglior canzone originale, è un omaggio alla città: dal mito alle origini e alla sua storia, racconta una comunità colpita dall’ingiustizia e dal desiderio di rialzarsi.
«La questione di Taranto» commenta Diodato «è stata spesso relegata a una pura problematica lavorativa, occupazionale, nascondendo il vero nocciolo della questione e cioè i diritti umani. Sono soprattutto questi a essere violati continuamente nella mia città. Il disastro ambientale e la violenza verso gli esseri viventi è il tema principale da cui partire. La bellezza che la mia terra continua a mostrare nonostante tutto è un monito che lancia a noi tutti, è richiesta d’amore e di giustizia. Ringrazio Amnesty anche per essere da sempre al fianco del concertone Uno Maggio Taranto Libero e Pensante, venendo sul nostro palco a dar voce a tantissimi esseri umani che ogni giorno lottano per i propri diritti».
Diodato ha battuto Appino in concorso con È solo una bomba, Vinicio Capossela con La crociata dei bambini, Drusilla Foer con Tanatosi, Giancane con Sei in un paese meraviglioso, Giorgia con Senza confine, Levante con Capitale mio capitale, i Modena City Ramblers con Mediterranea, Tananai con Tango e Margherita Vicario con Magia.
La premiazione di Diodato si terrà nel corso della 27ª edizione del festival Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, a Rovigo dal 19 al 21 luglio. Una tre giorni durante il quale avranno luogo anche le finali del Premio Amnesty International Italia nella categoria emergenti, con otto proposte artistiche selezionate. E poi ospiti, talk e iniziative per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura.
«La mia terra non è solo una dedica struggente alla città di Taranto» commenta Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia «ma è un messaggio universale dedicato a tutte le persone che sono costrette a fuggire dalla propria terra a causa di guerre, persecuzioni e calamità. È una canzone delicata che, partendo da Taranto, ci fa arrivare alla ricerca di diritti fondamentali, come quello di potersi spostare e vivere in un luogo sicuro una vita degna di essere vissuta».
***
Guerra
Fumo di guerra
Fumo di guerra che colora il cielo
Fumo che ha ucciso il mio cuore sereno
Ma è sempre più nero
Fumo che mangia il futuro
Che ogni respiro scongiuro
(Da La mia terra di Diodato)