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Allonsanfàn
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The Perfect Couple avvince ma ha un difetto di serie

Susan Bier, sessantenne regista danese assurta da anni al prestigio internazionale e al big business delle serie, sarà stata pure una regista attenta alle umbratili sfumature dei rapporti di coppia (Love is all you need, Dopo il matrimonio), ma stavolta ha dovuto smentire la sua abilità di psicologica maieuta: in The Perfect Couple, oggi su Netflix, i caratteri dei personaggi sono tagliati con la falce, come peraltro si addice al medium usato, che spesso privilegia il buon funzionamento di un meccanismo rispetto al contenuto del racconto, che resta in resa ai più popolari cliché.

Comunque. The Perfect Couple, serie ideata da Jenna Lamia e tratta dall’omonimo romanzo di Elin Hilderbrand, costringe Bier a scannerizzare con professionalità anodina davanti ai nostri occhi avidi di plot l’esistenza di un nugolo di coniugi, fidanzati e terremotati amanti in sei puntate di sussurri e grida, lampi di passione e tradimenti brucianti, improbabili rivelazioni e incredibili segreti…

Ci troviamo nel paradiso solo apparente, se no perché interessarsene, governato dall’inflessibile (anche verso se stessa) matriarca Greer Garrison Winbury, celebre scrittrice da trent’anni sposata con l’adorante e ambiguo fannullone Tag… Bene, la spiaggia antistante la magione imbandita a party restituisce inaspettatamente il cadavere di un’ospite, una ragazza esuberante e inquieta.

Tanto peggio, perché stava per andare in scena, e proprio nella simbolica festività del 4 luglio, il matrimonio opulento e mediatico della cenerentola Amelia con il cocco di casa, il bravo ragazzo Benji… Tutto a monte, arriva la polizia, incarnata in un detective nero, bonario e paziente: indaga in quello che si rivela a poco a poco un autentico serpentario.

Gelida e misteriosa, crudele e manipolatrice Nicole Kidman – un character già a lei noto e sperimentato per esempio in Nine Perfect Strangers –, spettacolare e irresistibile pasticcione Liev Schreiber, l’autentico mattatore della serie, professionali gli altri attori, da Eva Hewson a Dakota Fanning, passando per la macchiettistica ospite francese incarnata da Isabelle Adjani, The Perfect Couple dà quello che promette. Ovvero un mistero vintage alla Agata Christie dal troppo scoperto congegno a orologeria, che tra i fuochi d’artificio dei colpi di scena bene evidenzia un difetto di genere, vagamente e simbolicamente rimandante al delitto collettivo dell’Orient Express: al culmine di sei ore e passa inzeppate di intrighi, tutti gli ospiti si rivelano così pieni di scheletri nell’armadio che poi alla fin fine non c’importa più sapere whodunit, chi ha ucciso la ragazza: possono essere stati tutti e nessuno, e non fa proprio alcuna differenza.

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