Casale Monferrato ricorda Luisa Minazzi e tutte le vittime dell’amianto. E lo fa con il premio Luisa Minazzi-Ambientalista dell’anno e con il Festival Virtù Civica che tornano anche quest’anno per iniziativa del comitato organizzatore in collaborazione con Legambiente e La Nuova Ecologia.
Sei i candidati: venerdì 29 novembre alle 17, nell’Aula consiliare del Comune di Casale Monferrato, sarà proclamato il vincitore. Ma vincitori sono già tutti i finalisti che, con il loro lavoro e la loro passione, si sono distinti nella difesa dell’ambiente e nella promozione di politiche sostenibili.
Ognuno di noi – entro la mezzanotte del 24 novembre – può partecipare al voto utilizzando il modulo che si trova su premioluisaminazzi.it (anche Allonsanfan.it vi invita a farlo!).
«I sei candidati» spiegano Vittorio Giordano e Marco Fratoddi, coordinatori del premio e del Festival «hanno come filo conduttore un insieme di valori che costituiscono il nucleo della “virtù civica”: la solidarietà, l’impegno civico, la tutela della legalità e dell’ambiente. Valori che ancora oggi, nel forte disorientamento in cui siamo avvolti a causa delle troppe crisi che contrassegnano questo periodo difficile, assumono un ruolo di presidio per la convivenza democratica e di aiuto a guardare al futuro con speranza. Ci duole constatare che le parole usate lo scorso anno per presentare l’iniziativa e che descrivevano un contesto di guerre, crisi climatica, inquinamento e consumo di suolo, sono ancora all’ordine del giorno».
Non mancano però segnali positivi: «Soprattutto nel campo della transizione, con la creazione di comunità energetiche rinnovabili, con le battaglie a difesa dei territori, con l’attenzione crescente alla riduzione della plastica, con la rinnovata sensibilità per la salute dei nostri mari, con un approccio responsabile per un’agricoltura attenta alla qualità del suolo e dei suoi prodotti, con maggiore tutela verso animali e piante, contro allevamenti intensivi e disboscamenti insensati».
Coinvolte nelle iniziative del Festival saranno anche le scuole casalesi.
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Ecco un breve profilo dei candidati. Per conoscerli meglio (e per votare chi vorreste che vincesse) cliccate qui.
Fiorella Belpoggi. Biologa, direttrice scientifica emerita dell’Istituto Ramazzini di Bologna fondato nell’87 dal professor Maltoni, oncologo di fama mondiale. Ha condotto ricerca per identificare e quantificare i rischi cancerogeni e tossici a lungo termine. Fa parte del comitato scientifico Isde-Italia e dell’associazione Laudato si’ di Bologna.
Giovanni Chimienti. Biologo marino, ricercatore in ecologia all’università di Bari e National Geographic explorer. Nel Mediterraneo ha scoperto due tra le più grandi foreste di corallo nero. La prima, presso le Tremiti, è stata raccontata in un documentario di National Geographic; la seconda, presso le Egadi, è oggetto di un documentario frutto della sinergia tra National Geographic, Unesco e Prada.
Igor D’India. Videomaker. Dal 2005 ha realizzato reportage in zone di guerra, disceso fiumi in tre continenti in canoa e in zattera, vissuto un mese da solo in una grotta sotterranea. Ha lavorato su barche da regata oceanica, nei ghiacci dell’Alaska, in Amazzonia e si è specializzato nelle riprese subacquee. Nel 2024 ha realizzato Abyss-Cleanup – il film sul fenomeno delle discariche sottomarine dello stretto di Messina.
Cecilia Di Lieto. Inizia la collaborazione con Radio Popolare a metà degli anni ’80. L’ultima sua creatura è Considera l’armadillo, noi e altri animali, appuntamento quotidiano sulla relazione tra esseri viventi che abbiano pelle, piume, squame, pellicce, vello, scaglie, carapace o corazza. Ogni giorno amplia il Bestiario con storie di animali, ambiente e climate change, disabilità, migrazione e guerra.
Giuseppe Giovì Monteleone. Sindaco di Carini (Palermo), già professore di inglese, ha messo ordine nei conti del suo Comune, portando la differenziata sopra il 75%. Ha liberato la costa da costruzioni abusive, eliminando gli scarichi e iniziando la bonifica della spiaggia. Si è distinto per le “buone pratiche di gestione della costa” e il recupero dei beni culturali.
Acs/Gazaweb. L’attività di Acs è incentrata su sviluppo sostenibile, abbattimento delle diseguaglianze, equità di genere. Opera in Bosnia, Kurdistan, Haiti, Rwanda e Repubblica Democratica del Congo. Da vent’anni è a Gaza e in Cisgiordania dove ha dato vita a GazaWeb che sul territorio ha iniziato a piantare gli Alberi della rete, hot-spot che irradiano segnali wi-fi liberi, accessibili nei campi profughi, nei villaggi e nelle tendopoli di Gaza.
- La storia di Luisa Minazzi la potete leggere qui
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Il 27 novembre, due giorni prima della cerimonia di assegnazione del premio Luisa Minazzi-Ambientalista dell’anno, da Casale Monferrato partirà la campagna Ecogiustizia subito. In nome del popolo inquinato. Fino ad aprile 2025 Acli, Agesci, Arci, Azione Cattolica, Legambiente e Libera attraverseranno l’Italia insieme ad associazioni, reti sociali, comitati locali e istituzioni per la giustizia ambientale, per siglare un Patto di comunità per l’ecogiustizia. «Nel nostro Paese 6 milioni di persone vivono in aree gravemente inquinate ma le bonifiche sono ferme al palo. A loro viene negato il diritto alla salute, a un ambiente salubre e allo sviluppo sostenibile dei territori» dicono gli organizzatori. «Obiettivo della campagna portare in primo piano le storie, le ferite ambientali e le conseguenze sulla salute dei cittadini, chiedendo impegni concreti e tempi certi per bonifiche mai realizzate, insieme a un piano di rigenerazione produttiva, con la partecipazione delle comunità locali, nell’ottica della transizione ecologica, per creare nuovi posti di lavoro dell’economia verde. Deve essere finalmente applicato il principio Chi inquina paga». L’Italia è in attesa da decenni della bonifica di 42 siti di interesse nazionale (Sin), per una superficie di circa 170.000 ettari a terra e 78.000 ettari a mare, e 36.814 siti di interesse regionale (Sir) per un totale di 43.398 ettari perimetrati.