Sur la robe elle a un corps è una poesia: nel 1913 l’autore, lo scrittore svizzero francese Blaise Cendrars (1887-1961) la dedicò all’amica Sonia Delaunay, di cui frequentava la casa parigina.
Sopra il vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay è il titolo della mostra ospitata nello Spazio di Arte Contemporanea XNL di Piacenza fino al 16 aprile 2023. Per caso o per destino, mi è capitato di visitarla nel Giorno dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne. Forse per questa coincidenza la prima cosa che ho ricordato, della vita di Sonia Delaunay (1885-1979), vissutissima tra ricchezza e povertà da Odessa a San Pietroburgo a Madrid e infine a Parigi, è stata la sua lotta per sostenere i diritti delle donne artiste in un tempo in cui i galleristi rifiutavano persino di esporre le loro opere.
Solo nel 1964 il Museo del Louvre ospitò, per la prima volta nella sua storia, la retrospettiva dedicata a una donna: Sonia Delaunay.
Per caso o per destino, la mostra che le viene dedicata ora in quel di Piacenza è realizzata da uno staff tutto di donne, o quasi.
“Amo la creazione più della vita e sento di dover esprimere me stessa prima di scomparire”, diceva Sonia Delaunay: oggi possiamo dire che è ancora viva tra di noi.
La mostra Incaricate da Paola Nicolin direttrice dello Spazio XNL, due artiste che vivono e lavorano a Parigi – la tedesca Ulla von Brandenburg e l’italiana Meris Angioletti – hanno realizzato un allestimento molto sensoriale, focalizzato sul concetto di quell’Arte Simultanea che la Delaunay espresse e praticò nella casa-atelier parigina dove lei e il marito, il pittore Robert Delaunay (1885-1941), creatore della corrente “cubismo orfico”, vivevano circondati da amici, artisti e artiste.
L’idea della Delaunay (multitasking ante litteram) dell’arte che coinvolge simultaneamente discipline diverse, dalla pittura alla moda, dalla poesia al cinema, è il filo conduttore di questa mostra-opera che cattura allo stesso tempo la vista e l’udito del visitatore. Lo “avvolge” accompagnando l’esplosione di colori vibranti e contrastanti – prediletti da Sonia Delaunay – col fluire di suoni che mutano e si rinnovano.
Il percorso Preceduto da una “camera del tempo”, con una selezione di guache della Delaunay provenienti dalla Galleria Giò Marconi di Milano e altro materiale legato alla sua poetica artistica (tra cui lo spezzone di un film del 1935), si sviluppa un percorso dinamico sull’idea di arte come spazio aperto in cui “il corpo agisce e agendo conosce”. Il cammino inizia con diciassette tele dipinte da Ulla von Brandenburg ispirate agli abiti disegnati dalla Delaunay e tre filmati che “dialogano” con le dodici cassette sonore installate da Meris Angioletti: gli altoparlanti posizionati all’altezza della persona raccolgono voci e commenti sempre mutanti.
La stessa Angioletti ha programmato un “atelier d’artista” che nel tempo accompagnerà la mostra.
Spazio XNL Arte Contemporanea Situato nel Quadrilatero dell’Arte di Piacenza, di fianco alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, a pochi metri dal Teatro Municipale e dal Filodrammatici, sta diventando il fulcro della vita artistica piacentina. Confermando così la vocazione a farsi luogo di intreccio di saperi, dove l’arte si guarda, ma anche si impara e si crea, come nelle Botteghe del Rinascimento. Non a caso ospita i corsi Fare Cinema di Marco Bellocchio e Fare Teatro, entrambi con la direzione artistica di Paola Pedrazzini.
XNL Arte Contemporanea, via Santa Franca 36, Piacenza – tel. 0523 323534 Sopra il vestito lei ha un corpo: dal 24 novembre 2022 al 16 aprile 2023 – dal venerdì alla domenica, dalle 10,30 alle 19,30 – Ingresso gratuito. Mail: info@xnlpiacenza.it Sito: xnlpiacenza.it
Nella foto grande, un frammento del video realizzato da Ulla von Brandenburg, proiettato su alcuni tessuti (Credits: Installation wies, Sul vestito lei ha un corpo, Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg, 2020.2022 Courtesy le artiste e XNL Piacenza. Ph. Daniele Signaroldi)
* Jonne Bertola, giornalista milanese. Autrice del romanzo Swinging Giulia e di Piacenza da scoprire (Morellini) e di Di chi è questo corpo (Luoghinteriori)