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Allonsanfàn

Il gatto di Kornel Filipowicz e l’ombra di Wisława

La proprietà transitiva non esiste in letteratura. Nonostante l’indubbio talento, Leonard Woolf non vale la moglie Virginia, così come Alice Toklas non regge il confronto con Gertrude Stein, compagna di vita; per non parlare di Martha Gellhorn, giornalista tra le più importanti corrispondenti di guerra del ventesimo secolo, che oggi ricordiamo solo per esser stata …

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Le radici del Romanticismo di Isaiah Berlin ci consola dai mali di oggi

Letture consolatorie? Solo i bambini ne hanno diritto. Anche di abusare della pazienza degli adulti soccorrevoli di leggere e rileggere la loro storia preferita. Sempre la stessa, guai a introdurre variazioni. Storie la cui profondità si cela dietro a trame cristallizzate nei secoli e puntualmente risolte nella formula salvifica e rassicurante e vissero felici e contenti. Chi …

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Non riesco più a vedere tanta violenza al cinema

Non ho visto C’è ancora domani. Mi rallegra parecchio l’idea che Paola Cortellesi abbia conquistato quel doppio ruolo di interprete e regista tradizionale appannaggio maschile; e in misura ancora maggiore il successo che il suo lavoro sta ottenendo. Le sono grato infine per aver affrontato un tema di grande nobiltà morale prim’ancora che politica: la dignità …

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L’editoria, Sontag e il fascino delle SS

In editoria nulla si crea e nulla si distrugge. Morta e sepolta Liala, a dare man forte a Sveva Casati Modigliani ci pensano “le brillanti nuove voci del panorama rosa italiano” (così le definisce Mondadori Store) tra le quali spiccano Felicia Kingsley e Erin Doom, al secolo Matilde. Evitate di fare gli spiritosi (sento già i commenti): Fabbricante …

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Rileggendo Perniola sul ’68, i sessantottini e Berlusconi

Avevo 16 anni quando il ’68 scoppiò. Non ci capii granché. Di certo mi persi il meglio. La prima manifestazione a cui partecipai fu a favore di Alexandros Panagulis. Non avevo la più pallida idea di chi fosse. Sapevo solo che era in carcere e che in Grecia c’erano i fascisti. Motivo più che sufficiente per …

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I libri si rileggono. I film non si rivedono (o no?)

Ho tentato di rivedere Un mercoledì da leoni (Milius, 1978) e Sogni d’oro (Moretti, 1981). Il primo – a suo tempo mi aveva affascinato – mi è risultato più insopportabile delle cene di capodanno. Eppure è un racconto di formazione: melanconico addio alla giovinezza celebrato dal più inossidabile mito della cultura americana; contrariamente a ciò che molti …

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