UN BLOG
IN FORMA DI MAGAZINE
E VICEVERSA

Allonsanfàn

Thomas Bernhard. Autobiografia dall’inferno

Che esista un’autobiografia di Thomas Bernhard, in cinque volumi, pare quasi una stranezza, un eccentrico sovrappiù, dato che non abbiamo mai messo in dubbio che Bernhard fosse, lui stesso, il professore pazzo di Gelo o l’erede sdegnoso e irridente della proprietà di Ungenach, tanto per citare due titoli a caso nella prima tranche della bibliografia …

Leggi tutto

La prima notte di quiete, il cappotto di Delon e quello di Brando nel tango

Il più stravagante e convincente punto d’incontro tra due film leggendari, La prima notte di quiete – appena restaurato, visto in sala, disponibile su Prime – e Ultimo tango a Parigi, è il cappotto cammello promosso a capo signature per i due protagonisti, Alain Delon e Marlon Brando. Nel film di Valerio Zurlini, Delon veste …

Leggi tutto

Emmanuel Carrère. La lezione di Ucronia

È possibile riportare indietro l’orologio della storia? Ripetere il passato, mutandolo, per cambiare così il presente? Ricombattere i conflitti bellici, rigiocare le battaglie, scongiurare a posteriori la caduta di venerabili civiltà? Il metodo, o meglio l’artificio, esiste e viene detto Ucronia: parente stretta dell’Utopia, riguarda il tempo che è stato e non lo spazio che …

Leggi tutto

Dostoevskij, il serial killer esistenzialista dei D’Innocenzo

A proposito di Dostoevskij dei fratelli D’Innocenzo. Ho pensato che, non molto tempo fa, è accaduto che nel mondo si contassero meno serial killer reali che serial killer di fantasia, i quali abbondavano e spadroneggiavano nei romanzi e nei film. Questo perché il serial killer era diventato né più né meno che una figura retorica. …

Leggi tutto

Mostruosamente Villaggio e il giardino di Gerlando

Stava venendo giù il cinema, né più né meno. Quando a Natale 1975 uscì Fantozzi, con Paolo Villaggio nei panni del ragioner Ugo, allo spettacolo delle venti al Corso di Milano – la sala enorme al cui posto ora c’è un negozio di moda – la gente, stipata nei loggioni forse oltre il numero dei …

Leggi tutto

Masneri. Roma o la nostalgia di un Paradiso di rovine

Leggo uno dei romanzi dell’estate, Paradiso di Michele Masneri, e mi chiedo: ma ha ancora senso, cioè quale senso ha nel 2024, scrivere un romanzo sui dubbi fasti di Roma caput mundi o capoccia che sia e intanto mitizzarla, smitizzarla, sfotterla o lodarla? Non è un quesito retorico, in fondo al post rispondo, e la risposta credo sia …

Leggi tutto