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Allonsanfàn

Ciao, Mr. Misery. Elliott Smith e gli incredibili giorni passati sulla luna

In ricordo di Elliott Smith, 1969-2003 Harvey Weinstein, il potente mogul non ancora svergognato, chiede una canzone in più per meglio impacchettare il film Good Will Hunting di Gus Van Sant. Elliott Smith, che ha già prestato al film dei pezzi editi, vede il girato e scrive Miss Misery, una storia bagnata di Johnny Walker Red che c’entra poco con quella …

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Il Mann di Colm Tóibín è un mago ingenuo

L’uomo Thomas Mann è quello “contro cui lo scrittore [Thomas Mann] ha eretto il muro della sua scrittura, che ha opposto alla difficoltà di vivere il monumentale baluardo della sua arte” (così il germanista Luca Crescenzi su Pangea). Risveglia prima di tutto la curiosità il romanzo (non il saggio) Il mago di Colm Tóibín (Einaudi, da …

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Jeff Buckley e Tim Buckley: una storia per i santi e per i rovinati

Ricorrenze. L’album Grace di Jeff Buckley fu pubblicato il 23 agosto 1994, trent’anni fa Ma partiamo dalla fine… Nel Fiume del Lupo, il Wolf River, a Memphis, Jeff Buckley, già noto come Scott Moorhead, si è immerso vestito, il 29 maggio 1997, senza nemmeno togliere gli stivali: è arrivato fino ai piloni del ponte dell’autostrada …

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Boileau-Narcejac. Le lupe e un uomo che non sa più chi è

“Se fossi stato capace di parlare di me alle donne che mi hanno amato, forse avrei pensato meno a me stesso. Forse il mio cuore ora non sarebbe una grossa varice piena di sangue nero e velenoso. Parlare! Sì, ma quando?” (pag. 158). Tempo di guerra. Il debole e colto pianista Gervais, protetto e quasi …

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William S. Burroughs. La calcolatrice meccanica, senza limiti, contro il potere

Nella triade del Beat, accanto a Jack Kerouac e Allen Ginsberg, stazionava un tossicodipendente dall’aria adulta e severa, tal William S. Burroughs, abbigliato come un gangster o un grigio impiegato di chissà quale banca dell’Interzona, un tipo lugubre che tra l’altro aveva, seppure per sbaglio, sparato alla moglie. Così mi appariva da ragazzino William S. …

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Sándor Márai. Bébi, il primo amore, sull’orlo del delirio

La forma del diario fornisce l’appeal dell’indiscrezione per chi legge e, nel caso sia proposta in letteratura, offre una promessa, naturalmente inattendibile, di sincerità. Questo anche se lo scrivente, come qui, alla prima riga mostra di non sapere quasi niente di se stesso, del suo vero sé, e poiché nel Novecento si patisce molto la …

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