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Allonsanfàn

Mario Vargas Llosa, Tempi duri: lo sguardo fisso sul potere in un golpe di fake news

Tempi duri, scriveva Santa Teresa da Ávila, accusata di trafficare col demonio, e che lo siano – ma quando precisamente, ieri o oggi? – lo ribadisce in piena laicità Mario Vargas Llosa (Arequipa, Perù, 1936) nel titolo del suo nuovo libro. Scrittore di superba apertura alare, abituato da sempre ad alimentarsi della forza di più …

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Andromeda, il nuovo romanzo nero della galassia Morozzi

Forse non esistono i singoli romanzi di Gianluca Morozzi – anche se ne è appena uscito uno, Andromeda (Giulio Perrone editore). Esiste invece una sorta di galassia tra cui navigano da due decenni ormai i suoi lettori, e al centro della quale scrive lui, autore e demiurgo. Pagine e titoli assai diversi finiscono per richiamarsi …

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Leggere. Dan Chaon, Il riflesso del passato: un thriller nell’America dei losers

You Remind Me of Me (Il riflesso del passato) si apre nel marzo del 1977 a Little Bow in South Dakota: Jonah, sei anni, viene morsicato, quasi sfigurato, da Elizabeth, il dobermann di casa. La cicatrice gli rimarrà in faccia come il simbolo forte di un’identità flebile. Nella stessa primavera, il bambino Troy, sdraiato su …

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Leggere. Maylis de Kerangal: braccare la realtà in Un mondo a portata di mano

Tre giovani, abituati a muoversi per il mondo, si ritrovano una sera in un caffé di Parigi – Paula Karst, occhi vaiati e strabismo divergente, arriva fiera e affannata da Mosca, dove ha decorato un set di Anna Karenina per Mosfilm: tra sguardi e abbracci, in un continuo dentro e fuori dal locale per fumare, con …

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Leggere. Lagioia nella Città dei vivi racconta alla Capote un delitto di Roma

Nota Nicola Lagioia (Bari, 1973) ne La città dei vivi: “Vivevamo nell’epoca dello storytelling, un periodo in cui professionisti senza scrupoli maneggiavano l’armamentario con cui si fabbricano le storie di finzione per creare consenso e alimentare odio”. Eppure, per raccontare la storia di un crimine – l’assassinio del ragazzo Luca Varani finito intrappolato nella deriva …

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Pier Paolo Pasolini e la lettera luterana di un uomo disperatamente solo

Nell’agosto del 1975, in uno stabilimento balneare di Ostia, Pier Paolo Pasolini legge da capo a fondo L’Espresso e, disturbato dal silenzio-frastuono della folla vacanziera che ha intorno, trae pessime conclusioni. Si domanda: “Dov’è questa rivoluzione antropologica di cui tanto scrivo per gente tanto consumata nell’arte di ignorare?”. Ce l’ha intorno – è in mezzo …

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