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Allonsanfàn

La ragazza in vetrina. Ricordando Emmer e una triste storia di censura

Cosa sarà. Cosa sarà che ogni tanto, così, d’emblée, fa apparire sul mio ignaro computer qualche accalorata ragazza desnuda ammiccante a far intendere chissà quali paradisi erotici: sarà perché certe volte clicco per sfinimento “Ok” su “Accetto tutti i cookies”… o per qualche algoritmo difettoso che fa dei calcoli sbagliati?. Non lo so. Sta di fatto che tutta questa …

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Leggendo L’assistente. Walser, Sebald e il Paese del Lapis

Per molti anni, ho creduto che Robert Walser avesse scritto soltanto La passeggiata (1917, Adelphi 1976), a cui avevo accostato in uno scaffale l’intonso Passeggiate con Robert Walser (Adelphi 1981) di Carl Seelig, l’amico mecenate che curò l’opera di Walser e ne evitò l’oblio – dal 1936 al 1956, per vent’anni lo scrittore è ricoverato nell’istituto psichiatrico …

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Pietro Castellitto e qualche motivo per conoscere Enea

“Ho contemplato dalla luna, o quasi, / il modesto pianeta che contiene /  filosofia, teologia, politica, / pornografia, letteratura, scienze / palesi o arcane. Dentro c’è anche l’uomo, / ed io tra questi…”, scrive nella sua Fine del ’68 Eugenio Montale.   Anche Enea (Pietro Castellitto) a un certo punto inquadra la Terra dalla Luna, …

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Perfect Days di Wim Wenders. Il giorno della marmotta del toilet man

Qual è il gioco di prestigio più difficile al cinema? Semplice: raccontare in un film il giorno della marmotta, cioè le giornate sempre uguali – se siamo fortunati, se va tutto bene – della nostra vita, la qual cosa senza stecchire di noia il pubblico pagante. Wim Wenders, 78enne maestro del fu Junger Deutscher Film, …

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L’altra Broadway. La storia di The Unlucky Jack

Ci sono delle vecchie storie che vengono raccontate di continuo ai tavoli di Sardi’s e durante le lunghe pause nei backstage, come quella del fantasma di Olive Thomas – che “vive” ancora al New Amsterdam sulla 42esima (1) – o quella di Jackson Mortinsen o, come lo chiamano tutti a Broadway, The Unlucky Jack (2). Certamente …

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Non riesco più a vedere tanta violenza al cinema

Non ho visto C’è ancora domani. Mi rallegra parecchio l’idea che Paola Cortellesi abbia conquistato quel doppio ruolo di interprete e regista tradizionale appannaggio maschile; e in misura ancora maggiore il successo che il suo lavoro sta ottenendo. Le sono grato infine per aver affrontato un tema di grande nobiltà morale prim’ancora che politica: la dignità …

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