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Allonsanfàn

Raymond Chandler. Un lungo sogno per Il lungo addio

La prima volta che l’ho visto, Terry Lennox era ubriaco su una Rolls-Royce Silver Wraith davanti alla terrazza del Dancers. Il parcheggiatore era andato a recuperare l’auto e gli stava tenendo aperta la portiera perché il piede sinistro gli penzolava ancora all’esterno, come se lui non sapesse neanche più di averlo. La faccia era giovane, …

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Finché non arriva La bella estate

Una Torino antica, dai colori cupi e dall’architettura molto fascista – siamo nel 1938. Una sartina, Ginia, che viene dalla campagna e sbarca il lunario con il fratello studente e musone. Una ragazza, Amelia, che appare d’improvviso sul greto del fiume in un giorno di festa, e pare una dea, altissima e spigliata, e infatti …

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Alberto Ongaro e il Lido dell’avventura

Alberto Ongaro avrebbe compiuto 98 anni il 22 agosto. Lo ricordo con queste righe, che ho messo a fatica al passato, anche perché come tutti i grandi scrittori Ongaro non se ne è mai andato Prima di tutto, Alberto Ongaro era un uomo di mondo, ma silenzioso e schivo, che agli appuntamenti al molo d’attracco …

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The Diplomat. Come Sandra e Raimondo alla fine del mondo

The Diplomat in breve: la serie di Netflix “è incentrata su Kate Wyler, nuova ambasciatrice degli Stati Uniti nel Regno Unito: deve disinnescare una crisi internazionale, stringere alleanze strategiche a Londra e adattarsi al suo posto sotto gli spot, cercando di sopravvivere al suo matrimonio con un collega diplomatico in carriera, Hal Wyler (fonte: Wiki …

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Ritorno a Béla Tarr. Il cavallo di Torino che corre all’Apocalisse

Il cavallo un certo giorno (il terzo) smette di mangiare e poi non vuole più bere. L’esistenza del vecchio cocchiere dal braccio morto e della ragazza silenziosa, che avevano nel cavallo l’unico alleato o schiavo, va ancor più controvento – qui, nella campagna deserta, il vento soffia sempre, selvaggio e minaccioso, “bucando” la pellicola con …

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Dal tennis ai libri. Le segrete virtù dell’antipatico

Il primo fu Jimmy Connors, divino giocatore di antipatia selvaggia e favolosa. Fu il primo – correvano gli anni Settanta Ottanta del secolo scorso – a mandare affanculo il fair play dei gesti bianchi, a fottersene del politically correct minacciando  l’avversario col dito puntato, entrando nel suo campo a cancellare un punto su cui non era d’accordo, protestando …

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