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Allonsanfàn

L’ultima volta che ho visto Daniele Del Giudice

L’ultima volta che ho visto Daniele Del Giudice è stato a Venezia durante una lettura a Palazzo Grassi. Era il 15 maggio del 2012. C’erano poeti e scrittori assortiti, io stavo facendo la posta a Vikram Seth e braccavo l’uomo sbagliato, un dandy scuro di carnagione con raffinate scarpe inglesi, che invece era un signor …

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Svegliami a mezzanotte di Fuani Marino: il prima e il dopo di un salto nel vuoto

È un romanzo, un memoir, un saggio letterario sul disagio psichico e sul suicidio, condotto in prima persona, ma è – tolte le etichette – la coraggiosa condivisione di un’esperienza, resa da una scrittrice, usando i ferri (e pure le malizie) del mestiere. Chi legge capisce poco a poco che Fuani Marino (Napoli, 1980) rivela …

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Storie (terrorizzanti) di virus e di coronavirus

Uno. Soffro di insonnia. Da sempre, non solo in epoca di coronavirus. Due. In gran parte dei miei 40 anni di professione giornalistica mi sono occupata di sciagure. E il coronavirus mi colpisce ma non mi terrorizza anche se è il primo virus in cui mi imbatto nel mondo occidentale. Del resto l’altro, inteso di …

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Marta Barone: alla ricerca del padre nella Città sommersa

E memoir sia: intorno ai trent’anni e in un momento di stallo della sua vocazione (scrivere, ha già pubblicato libri per ragazzi), la protagonista della Città sommersa è costretta a fare un passo a lato, ad avventurarsi in un’indagine che le permetta di inquadrare facce e fatti in precedenza creduti ignorabili. Ecco allora che l’alter …

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Capacità vitale di Francesca Scotti e il senso di un limite

La vita biologica prima di quella sociale ha un limite di tempo, e di quantità, che la vita sociale poi scimmiotta. Mentre cresciamo, ed entriamo nel campi del lavoro e dei sentimenti adulti, con più o meno training di corpo cuore cervello, possiamo trovarci strozzati – incapaci di respirare – anche se ci sembra di …

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Peter Handke. Il ragazzo austriaco che divenne un guru

Ho un numero spropositato di libri di Peter Handke (Griffen, 1942), come tutti quelli che sono stati ragazzi negli anni Settanta. Più di quanti ne abbia letti, va bene, ma ne ho almeno venti. Romanzi, testi teatrali (ah, gli insulti al pubblico degli esordi!), poesie (poche), saggi narrativi sul juke-box e sui funghi, sul luogo …

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