UN BLOG
IN FORMA DI MAGAZINE
E VICEVERSA

Allonsanfàn
Gaza Israele Palestina Lerner Sansone

Gad Lerner: perché amo e perché odio Israele

«Ho scritto questo libro perché ho sentito troppi ebrei italiani che la pensano come me sostenere quello che sostengo io e poi aggiungere “però è meglio non dirlo in pubblico”». Gad Lerner è l’autore di Gaza. Odio e amore per Israele (Feltrinelli), che tratta il conflitto tra Israele e Palestina. Un libro “bello e molto duro, …

Leggi tutto

Sándor Márai. Bébi, il primo amore, sull’orlo del delirio

La forma del diario fornisce l’appeal dell’indiscrezione per chi legge e, nel caso sia proposta in letteratura, offre una promessa, naturalmente inattendibile, di sincerità. Questo anche se lo scrivente, come qui, alla prima riga mostra di non sapere quasi niente di se stesso, del suo vero sé, e poiché nel Novecento si patisce molto la …

Leggi tutto

Io? Ritorna dalla guerra e da Weimar l’enigma di Peter Flamm

Capita di rado di leggere romanzi così immeritatamente sconosciuti come Io? (Ich?) di Peter Flamm, scritto appresso a una tragedia, se non giunto direttamente dall’inferno, dai campi del macello della Prima guerra mondiale, e proseguito tra la folla di Berlino nello stupefatto incubo della Repubblica di Weimar. Lo ha sottratto all’oblio Adelphi che nella traduzione …

Leggi tutto

Luc Lang. Se Milleseicento ventri diventano Il giudizio universale

Ci sono dei libri che, parlandone da vivi cioè mentre fanno il loro percorso di “prodotto editoriale”, incontrano sorti avventurose passando di mano da un editore a un altro, ripubblicati, ritradotti, o riveduti dall’autore stesso che si toglie il gusto di aggiungere o tagliare. In tale senso, ha certamente un “vissuto” Il giudizio universale (Edizioni Clichy), …

Leggi tutto

Ortese. Ama ciò che ti tortura. L’amore e la scrittura nelle lettere a Helle

Siamo nel 1974, Anna Maria Ortese abita murata con la sorella in un buco di due stanze, un pianoterra a Montemario. Campa con una pensione di 72.000 lire, è malata infelice sfiduciata riguardo la sua carriera di scrittrice, non legge, esce poco, per angoscia dorme vestita, si ritira in uno strampalato “rifugio afonico” che si …

Leggi tutto