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Allonsanfàn

La pace è finita. L’Europa vista da Caracciolo

Altro che “La fine della storia”, come profetizzò il politologo Francis Fukuyama dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989! Lucio Caracciolo scrive La pace è finita. Così ricomincia la storia (Feltrinelli 2022) e ci sbatte in faccia, con il suo solito garbo ma anche con un bel po’ di scetticismo, come stanno le cose: cioè a …

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La voce preziosa e fragile di Roland Barthes

Ieri. Cantava Guccini in via Paolo Fabbri 43 (1976): “Ma pensa se le canzonette me le recensisse Roland Barthes”. Roland chi? Risposta: sarà un “pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete”. Uno di quella risma lì, citata ne L’Avvelenata. Ma poi, anche quando mi iscrivo alla Statale di Milano, a Lettere Moderne, e si …

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Calligarich. Passeggiate con i cani ai margini di una vita

Un uomo “considerevolmente anziano”, abbastanza da dirsi vecchio, che ha le mani tremanti per aver tanto afferrato della vita, passeggia di notte con i suoi cani nella fastosa via romana dove un po’ fortunosamente si è trovato ad abitare. È l’ultimo giro prima di dormire ed è occupato dall’eco di una discussione oziosa su chi …

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Aiuti Hiv Aids La cura inaspettata

Alessandro Aiuti. Così l’Hiv da malattia è diventato cura

“Se penso all’estate del 1981, mi risuonano nella mente le mie canzoni preferite di allora: In the Air Tonight di Phil Collins, Enola Gay degli OMD. Il mondo della musica aveva appena detto addio a Bob Marley e, su una delle arterie principali della mia città, a Rino Gaetano. Papa Giovanni Paolo II era da …

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Iosif Brodskij. La poesia, il dolore e la ragione

Ecco il caso di un libro di poesie che trova il suo lettore, afferma Iosif Brodskij a conclusione di Un’immodesta proposta, uno dei saggi raccolti in Dolore e ragione. Partiamo da qui, dai giri strani che fanno i libri. Brodskij racconta che quando ancora viveva a Leningrado conobbe un tale che traduceva meravigliose poesie di Robert Frost in russo. …

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L’animale della foresta. Calasso nella tana di Kafka

Si può leggere Franz Kafka (1883–1924) come se fosse un Dino Buzzati praghese assunto dal Corriere – è stato un resistente luogo comune che il giornalista (per lingua e sintassi) Buzzati fosse il Kafka italiano. Oppure si può immaginarlo, Kafka, nei panni fumettistici di un impiegato dell’incubo – ecco un altro cliché -, portandogli la reverenza forzata che …

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