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Allonsanfàn
Clessidra di Danilo Kiš

Danilo Kiš, Clessidra. L’oblio e la neve della colpa

Aspettando il libreria per metà marzo la prima versione italiana di Salmo 44 (Psalm 44, 1962) nella collana Fabula di Adelphi, ho riaperto uno dei capolavori di Danilo Kiš *** Clessidra di Danilo Kiš, il romanzo uscito nel 1972 (Adelphi 1990), è formato da una serie di eccentrici documenti letterari, come se lo scrittore di Subotica cercasse di ricomporre …

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Némirovsky. Il carnevale di Nizza e altri racconti come in un film

Mi è capitato, alcuni anni fa, di visitare al Musée Masséna la mostra Nice, Cinémapolis, che celebrava il legame tra Nizza e la settima arte. Mi avevano colpito le immagini girate nel 1896 dai fratelli Lumière durante il Carnevale, insieme ad altre scene di folla sulla Promenade des Anglais risalenti ai primi del Novecento. Mi …

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Carlo Emilio Gadda, Il castello di Udine e le nuvole

Ne Il castello di Udine, ora in nuova edizione critica per Adelphi, fatto salvo il testo del 1934, Carlo Emilio Gadda serve al lettore 17 pezzi, divisi in tre sezioni, precedute da un breve testo programmatico e autobiografico, da leggere e rileggere, “Tendo al mio fine”, annuncio di poetica e private apocalissi. Lo seguono in …

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Georges Simenon. La lunga notte di Malempin, che non voleva sapere

«Non ho mai cercato di sapere. Peggio! Bisogna che sia sincero fino in fondo: non ho voluto sapere». Per Malempin, il dottor Édouard Malempin, che in una calda giornata di giugno deve ritirare la macchina nuova e partire con la famigliola per il Midi, il redde rationem che tocca inevitabilmente a tutti i personaggi di …

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Han Kang. L’ora di greco come ricerca di libertà

La cecità di Jorge Luis Borges, “spada” che cala tra lo scrittore argentino e il resto del creato, fa da incipit al romanzo di Han Kang – coreana del Sud, classe 1970, un Man Booker International Prize vinto nel 2016 con La vegetariana (Adelphi) e un premio Nobel conquistato nel 2024 – la quale forse tratta qui …

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Masneri. Roma o la nostalgia di un Paradiso di rovine

Leggo uno dei romanzi dell’estate, Paradiso di Michele Masneri, e mi chiedo: ma ha ancora senso, cioè quale senso ha nel 2024, scrivere un romanzo sui dubbi fasti di Roma caput mundi o capoccia che sia e intanto mitizzarla, smitizzarla, sfotterla o lodarla? Non è un quesito retorico, in fondo al post rispondo, e la risposta credo sia …

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