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Allonsanfàn

Ortese. Ama ciò che ti tortura. L’amore e la scrittura nelle lettere a Helle

Siamo nel 1974, Anna Maria Ortese abita murata con la sorella in un buco di due stanze, un pianoterra a Montemario. Campa con una pensione di 72.000 lire, è malata infelice sfiduciata riguardo la sua carriera di scrittrice, non legge, esce poco, per angoscia dorme vestita, si ritira in uno strampalato “rifugio afonico” che si …

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Ortese, Il Monaciello di Napoli e i primi fantasmi

Avevamo lasciato Anna Maria Ortese (1914-1998) in una sorta di esilio nel borgo di Sant’Agata dei due Golfi. La vocazione letteraria, diventata realtà, trovava sbocco nei libri e sulle riviste e si nutriva di viaggi veri o progettati. C’era Ortese febbricitante di gioventù nel volumetto Vera gioia è vestita di dolore. Lettere a Mattia (Piccola …

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Vera gioia è vestita di dolore. Quando Anna Maria Ortese scriveva a Mattia

La famiglia d’origine minacciata dalla guerra. Una sorta di esilio, scandito in toni leopardiani, nel borgo di Sant’Agata dei due Golfi. La vocazione letteraria, diventata realtà, che trova sbocco nei libri e sulle riviste e si nutre di viaggi reali o progettati. C’è Anna Maria Ortese (1914-1998), febbricitante di gioventù, e forse anche sul serio …

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