Claudio Morandini: lucidi incubi nel Catalogo dei silenzi e delle attese
Si può conservare, crescendo, “lo sguardo acuto e incorrotto dei fanciulli”, quello che negli adulti, fatti salvi i poeti, si offusca irrimediabilmente? Traggo le parole dall’ultima pagina di Catalogo dei silenzi e delle attese (Bompiani), di Claudio Morandini, aostano, classe 1960, e le metto in forma di domanda, perché un quesito simile attraversa e in …