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Allonsanfàn

Quando La bella confusione era il titolo (bocciato) di 8½

Digressione. Ma sì, inizio a parlare di La bella confusione (Einaudi 2023) di Francesco Piccolo, con una digressione. Un ricordo personale di Claudia Cardinale: la vedo sulla copertina del libro, splendida nella sua giovane bellezza pensosa misteriosa irraggiungibile e immediatamente la rivedo che balla un valzer. Non as Angelica nel palazzo siciliano del Gattopardo – …

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Marco Rossari. Il Consul, l’alcol e il disamore all’ombra del vulcano

Marco Rossari (1973) ne L’ombra del vulcano (Einaudi), per la sua storia di fine amore si appella e si puntella a un venerabile fantasma letterario, il Console Geoffrey Firmin di Under the Volcano. Il Console – noto universalmente ma più che altro per la frase da bacio perugina “no se puede vivir sin amar” – è …

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Piccoli libri a misura del tempo, della terra e dell’universo

La nozione del tempo è quella che più ci sovviene nel corso della nostra vita, specialmente quando la vecchiaia ci avverte che il termine può arrivare da un momento all’altro e, nel tempo che resta, pensiamo un po’ di più ai ricordi delle gioie e dei dolori, delle sconfitte e delle vittorie, delle passività e delle attività che …

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Carlo Rivolta. L’aspra stagione e la generazione perduta

Tommaso De Lorenzis e Mauro Favale, con L’aspra stagione (Einaudi 2012 e adesso La Nave di Teseo), firmano un’inchiesta giornalistica che ha i vezzi del romanzo per meglio raccontare la realtà e per avvincere il lettore distratto o occasionale. Fiumi di interviste e scelti materiali ready made, d’epoca, servono un montaggio veloce di brevi paragrafi …

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Ammaniti eterno ragazzo? Ma no

Quando si desidera sminuire il bestsellerista Niccolò Ammaniti lo si taccia di non essere mai cresciuto, di essere un (epiteto costante) inguaribile adolescente. Aver rappresentato il mondo dall’altezza di un bambino in Io non ho paura (o in Io e te), aver preso per protagonisti ragazzini nel distopico Anna – il romanzo e il serial …

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Hermann Broch. Noi, i sonnambuli

Scrive Elias Canetti di Hermann Broch (1986-1951): “Non di rado, nelle sue frettolose camminate, Broch veniva a trovarci nella Ferdinandstraße. Mi pareva di vedere in lui un uccello, grande e bellissimo ma con le ali mozze. Sembrava che si ricordasse di un tempo in cui poteva ancora volare…”. Di certo, neanche in disgrazia il passo …

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