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Allonsanfàn

Vivement dimanche. La magia di Truffaut più forte del furore woke

Vivement dimanche (Finalmente domenica, 1983) è l’ultimo film di François Truffaut. Un destino bastardo, sotto forma di tumore al cervello, lo uccide l’anno dopo, in ottobre, proprio mentre amava tantissimo Fanny Ardant, e da lei aveva appena avuto una bimba, Joséphine. Con un noir allegro, una scena finale lieve come una bolla di sapone, inno al …

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Ritratto di universitario in nero. La ricreazione è finita di Dario Ferrari

La ricreazione è finita raccoglie e ordina una serie di temi in un disinvolto romanzo di formazione, che tra l’altro da un momento all’altro potrebbe volgersi al noir, e questa è una questione interessante (vedremo perché), non soltanto perché abbiamo tra le mani un libretto blu – inutile protestare, semplifico sull’onda di quel che Sellerio porta …

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Petrucci, Il cerchio perfetto: giallo d’arte con efferato Genius Loci

In un futuro prossimo, Roma bolle sotto un cielo giallastro e Milano è cieca di fitta nebbia: l’emergenza climatica è la normalità di un paese al collasso, quella sociale invita all’edificazione di muri interni alle città. Tra le classi alte si reagisce come si può, raffinando il culto effimero del lusso, esibendo il potere per …

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Killers of the Flower Moon. In Martin Scorsese, we trust

Beati gli attori coevi di Martin Scorsese, e se Bob De Niro ormai non vale, perché i due sono sodali fin da ragazzini, tanto che non si sa più dove finisce uno e inizia l’altro, chiedere invece a Leo DiCaprio, dato letteralmente alla luce dal Maestro italoamericano. Mai come in Killers of the Flower Moon, …

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Boileau e Narcejac. I volti dell’ombra tra realtà e paranoia

Partiamo da I Diabolici (Les Diaboliques), mitica pellicola del 1955, diretta da Henri-Georges Clouzot. Film nero quant’altri mai, godeva ai tempi di particolare fama, cioè di essere più spaventoso anzi più disturbante di quelli di Alfred Hitchcock, con cui vantava una parentela per via del romanzo da cui era tratto. Clouzot si era servito dalla …

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Holt. Nella sua tana dei lupi c’era già il nostro presente di guerra

L’estate si presta per leggere libri di genere, magari per interrompere la sonnolenza che prende quando si sta al sole sulle sdraio o nell’ombra di una pineta in cui alla fine abbiamo cercato riparo. I libri di genere ci tengono svegli e in particolare, se la suspense solletica il nostro interesse, i noir. Quest’anno se …

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