Luca Canali. Il baro e la pietà per le spie
Agli inizi degli anni Ottanta, da lettore avevo una forte simpatia per un latinista e scrittore, Luca Canali, rovinato e ridotto d’improvviso al disastro da una sindrome, come si diceva un tempo, maniaco depressiva. Trovai spaventoso e persino crudele verso se stesso il suo Autobiografia di un baro (Bompiani 1983), titolo contenente un ossimoro clamoroso, …